Descrizione

Cittadina costiera di antica origine, la cui economia si basa sul turismo balneare e sul suo indotto, sulle attività marinare e sull'industria. La stragrande maggioranza dei sangiorgesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale mentre solo una piccola parte della comunità risiede in case sparse sui fondi. La parte più antica dell'abitato, posta ai piedi dei primi rilievi collinari dell'entroterra marchigiano, presenta una tipica struttura medievale, con vie strette e irregolari; in prossimità della costa si distendono invece i quartieri moderni, sviluppatisi tra i primi anni del Novecento e la seconda metà dello stesso secolo e caratterizzati dal geometrico incrocio di ampi viali incorniciati da lunghe file di palme. La fascia costiera si sviluppa per ben 7 chilometri, con spiagge di sabbia fine che degradano lentamente verso il mare, ricco di fauna ittica; l'area più interna del territorio comunale, classificato collinare, è invece ricoperta da prati, seminativi e da rada macchia mediterranea. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurata una croce d'argento con le estremità dei bracci allargate.

Cittadina costiera di antica origine, la cui economia si basa sul turismo balneare e sul suo indotto, sulle attività marinare e sull'industria. La stragrande maggioranza dei sangiorgesi, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale mentre solo una piccola parte della comunità risiede in case sparse sui fondi. La parte più antica dell'abitato, posta ai piedi dei primi rilievi collinari dell'entroterra marchigiano, presenta una tipica struttura medievale, con vie strette e irregolari; in prossimità della costa si distendono invece i quartieri moderni, sviluppatisi tra i primi anni del Novecento e la seconda metà dello stesso secolo e caratterizzati dal geometrico incrocio di ampi viali incorniciati da lunghe file di palme. La fascia costiera si sviluppa per ben 7 chilometri, con spiagge di sabbia fine che degradano lentamente verso il mare, ricco di fauna ittica; l'area più interna del territorio comunale, classificato collinare, è invece ricoperta da prati, seminativi e da rada macchia mediterranea. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurata una croce d'argento con le estremità dei bracci allargate.

Storia

Menzionata in documenti che risalgono al III secolo d.C., era in origine un villaggio di pescatori; nel Medioevo, in quanto ubicata in posizione strategica nell'ambito dei traffici marittimi tra Venezia e le città del centro Italia, dovette munirsi di fortificazioni per difendersi dai continui attacchi dei saraceni. Nel 1267 passò dal dominio dell'abbazia di Farfa a quello del comune di Fermo, il cui governatore, Lorenzo Tiepolo, futuro doge di Venezia, fece costruire la rocca; solo durante l'occupazione francese ottenne l'autonomia comunale. Il toponimo, che sarebbe stato scelto da papa Pio IX in occasione di una visita all'abitato nel 1857, deriva dal nome di una chiesa dedicata al Santo Patrono. La splendida rocca Tiepolo, circondata da mura con merlature guelfe, rappresenta la testimonianza più suggestiva del passato; del castello medievale resta invece solo un'antica porta ad arco gotico. Importanti opere pittoriche si trovano nella seicentesca chiesa barocca del Suffragio, che racchiude tele del Trevisani e del Milani, nonché nel settecentesco palazzo comunale, che custodisce un olio su tela del Gandolfi (1775). Molte costruzioni ottocentesche, tra cui un teatro (1817), villa Bonaparte (fatta costruire da Girolamo Bonaparte, ex re di Westfalia) e la chiesa di San Giorgio, dall'imponente interno a tre navate, testimoniano l'importanza crescente che il territorio comunale assunse già a partire dal XIX secolo.

Menzionata in documenti che risalgono al III secolo d.C., era in origine un villaggio di pescatori; nel Medioevo, in quanto ubicata in posizione strategica nell'ambito dei traffici marittimi tra Venezia e le città del centro Italia, dovette munirsi di fortificazioni per difendersi dai continui attacchi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SARACENI'>saraceni</a>. Nel 1267 passò dal dominio dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a> a quello del comune di Fermo, il cui governatore, Lorenzo Tiepolo, futuro doge di Venezia, fece costruire la rocca; solo durante l'occupazione francese ottenne l'autonomia comunale. Il toponimo, che sarebbe stato scelto da papa Pio IX in occasione di una visita all'abitato nel 1857, deriva dal nome di una chiesa dedicata al Santo Patrono. La splendida rocca Tiepolo, circondata da mura con merlature <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=GUELFE'>guelfe</a>, rappresenta la testimonianza più suggestiva del passato; del castello medievale resta invece solo un'antica porta ad arco gotico. Importanti opere pittoriche si trovano nella seicentesca chiesa barocca del Suffragio, che racchiude tele del Trevisani e del Milani, nonché nel settecentesco palazzo comunale, che custodisce un olio su tela del Gandolfi (1775). Molte costruzioni ottocentesche, tra cui un teatro (1817), villa Bonaparte (fatta costruire da Girolamo Bonaparte, ex re di Westfalia) e la chiesa di San Giorgio, dall'imponente interno a tre navate, testimoniano l'importanza crescente che il territorio comunale assunse già a partire dal XIX secolo.

Economia

Nominata nel 1927, con Regio Decreto, sede ufficiale di stazione balneare, ha incrementato negli anni l'apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, fino ad assumere una posizione di primo piano fra le località turistiche della costa adriatica. Alla vitalità del turismo si ricollegano anche la ricca rete commerciale e il notevole sviluppo dei servizi privati. Tra le attività tradizionali conserva una grande importanza la pesca, che alimenta il commercio ittico e il comparto industriale della lavorazione e conservazione del pesce; il settore secondario comprende anche i comparti dei prodotti alimentari e tessili, delle confezioni, delle calzature e della lavorazione dei metalli. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e degli uffici della guardia di finanza, il comune dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un liceo artistico, di una biblioteca civica e, tra le strutture sanitarie, di un ospedale, di un presidio distrettuale e di un poliambulatorio.

Nominata nel 1927, con Regio Decreto, sede ufficiale di stazione balneare, ha incrementato negli anni l'apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, fino ad assumere una posizione di primo piano fra le località turistiche della costa adriatica. Alla vitalità del turismo si ricollegano anche la ricca rete commerciale e il notevole sviluppo dei servizi privati. Tra le attività tradizionali conserva una grande importanza la pesca, che alimenta il commercio ittico e il comparto industriale della lavorazione e conservazione del pesce; il settore secondario comprende anche i comparti dei prodotti alimentari e tessili, delle confezioni, delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=CALZATURE'>calzature</a> e della lavorazione dei metalli. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e degli uffici della guardia di finanza, il comune dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un liceo artistico, di una biblioteca civica e, tra le strutture sanitarie, di un ospedale, di un presidio distrettuale e di un poliambulatorio.

Relazioni

Nella bella stagione il consistente afflusso di villeggianti, attratti dalla possibilità di praticare diversi sport, soprattutto acquatici, determina marcati fenomeni di congestione. Ulteriore motivo di richiamo è costituito dalle manifestazioni che animano il periodo estivo: tra queste figurano la “Festa del mare”, in occasione della quale si allestisce una padella gigante e si friggono quintali di pesce (luglio), le sagre della birra e dei calamaretti, il “Festival internazionale degli aquiloni” (luglio), il torneo di scacchi del mese di agosto e la “Mostra-mercato del fumetto, del disco, dei giochi e del cinema d'animazione e fumettistico” (prima settimana di agosto). Il calendario delle manifestazioni sangiorgesi include anche mostre-mercato di vario genere e rievocazioni storiche in costume di grande suggestione. Il Patrono San Giorgio si festeggia il 23 aprile.

Nella bella stagione il consistente afflusso di villeggianti, attratti dalla possibilità di praticare diversi sport, soprattutto acquatici, determina marcati fenomeni di congestione. Ulteriore motivo di richiamo è costituito dalle manifestazioni che animano il periodo estivo: tra queste figurano la “Festa del mare”, in occasione della quale si allestisce una padella gigante e si friggono quintali di pesce (luglio), le sagre della birra e dei calamaretti, il “Festival internazionale degli aquiloni” (luglio), il torneo di scacchi del mese di agosto e la “Mostra-mercato del fumetto, del disco, dei giochi e del cinema d'animazione e fumettistico” (prima settimana di agosto). Il calendario delle manifestazioni sangiorgesi include anche mostre-mercato di vario genere e rievocazioni storiche in costume di grande suggestione. Il Patrono San Giorgio si festeggia il 23 aprile.

Località